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 Richard Philip Henry John Benson... Richard per gli amici

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MessaggioTitolo: Richard Philip Henry John Benson... Richard per gli amici   Richard Philip Henry John Benson... Richard per gli amici Icon_minitimeDom Gen 06, 2008 4:11 pm

Dato che in questa sezione si parla di artisti celebri, mi sembrava giusto omaggiare questo "BIG" del rock-metal: Richard Benson.

Carriera musicale

Nato a Woking, presso Londra, Richard Benson [1] si trasferisce a Roma nel 1965. Nel 1966 fonda il suo primo gruppo, i The Horse, con cui vince un festival per esordienti. Nel 1967 forma gli Atomi, poi gli Artificial Paradise, che arrivano secondi classificati nella sezione gruppi del Festival di Primavera. Nel 1968, con il gruppo The Light, organizza una serie di concerti nelle scuole occupate di Roma. Si avvicina al rock progressive nel 1970 col gruppo Una Strana Famiglia. Nel 1970 fonda, assieme ad altri musicisti, il gruppo Buon Vecchio Charlie, esponente minore della scena rock progressive italiana di quel periodo, tra le cui fila militavano alcuni componenti della backing band di Claudio Baglioni. Un unico album, omonimo del gruppo e con musica quasi interamente strumentale, fu inciso nel 1971 dalla piccola casa discografica veneziana "Suono". Tuttavia l'album non fu distribuito, e solo nel 1992 ne venne realizzata un'edizione limitata su CD in Giappone dalla "Melos", mentre nel 1999 fu ripubblicato dalla "Akarma" con due nuove tracce e anche su LP, riscuotendo un certo successo fra gli appassionati del genere, soprattutto all'estero.
Nel 1972 il gruppo si sciolse e alcuni suoi componenti entrarono a far parte dei Libra. Richard Benson continuò a suonare come solista e partecipò, nello stesso anno, al festival di villa Pamphili, primo di una serie di eventi live come, ad esempio, il Festival di Palermo. Nello stesso anno conduce uno spazio ("Novità 33 giri") nella trasmissione radiofonica Per voi giovani ideata da Renzo Arbore, proponendo novità discografiche. Successivamente suonò come turnista con i gruppi L'era d'acquario e i Rovescio della Medaglia.
Nel 1984 pubblica un 45 giri dal titolo "Renegade" (Golden Sound), caratterizzato da suoni electro-metal, e, negli anni successivi, pubblica due videocassette didattiche per insegnare a suonare la chitarra. Nello stesso anno pubblica il disco "Animal Zoo", cimentandosi nell'italo disco sulla scia di Simonetti Kasso. Nel 1992 comincia un tour con il gruppo napoletano Targhe alterne, esibendosi in numerose date all'Alpheus di Roma e in giro per l'Italia e presentando brani della storia del rock (Jimi Hendrix, Deep Purple, Pink Floyd ecc.).
Del 1999 è l'ultimo disco realizzato in studio, "Madre Tortura", che contiene due degli autentici manifesti del Benson-pensiero: "Madre Tortura" e "Gerarchie Infernali" (quest'ultima ancora senza musica, solo recitata). Completano l'album i due strumentali "Adagio in Re" e "C'è ancora un colore nella notte".
È nel corso della seconda metà degli anni novanta che Richard Benson raggiunge, probabilmente, l'apice della sua carriera musicale e della sua popolarità come chitarrista. In questi anni si esibisce spesso dal vivo in molti dei locali più prestigiosi di Roma e il suo show è ancora incentrato esclusivamente sulle canzoni, con la presenza di alcuni momenti di recitazione trasgressiva (amplessi simulati, ferite sul corpo più o meno reali) a fare da corollario alla musica. Il suo aspetto estroso contribuisce alla popolarità del personaggio: onnipresenti giubbetti di cuoio indossati a torso nudo, parrucca dai lunghi capelli neri a celare la calvizie (qualcuno sostiene sia addirittura glabro, ipotesi realistica per il fatto che lo stesso Benson si disegna sempre le sopracciglia e non mostra peluria sul torace perennemente scoperto), occhiali scuri di varie fogge ed una dialettica al limite del messianico. Il repertorio è composto dai suoi brani storici "Madre Tortura", "Adagio in Re" e "Gerarchie infernali", dalle cover "A whiter shade of pale" dei Procol Harum e "Another brick in the wall" dei Pink Floyd e da un blues chiamato in seguito "C'è ancora un colore nella notte". A questi fecero seguito, solo nell'ultimo anno, "La vita è il nemico", "Tema per l'America" e la semi-sconosciuta "Donna solo per un taglio".

Carriera televisiva, giornalistica e cinematografica

Richard Benson collabora al film Il segreto di Santa Vittoria con Anthony Quinn, Anna Magnani, Virna Lisi e Giancarlo Giannini, per la regia di Stanley Kramer. Come giornalista di musica aveva iniziato a collaborare nel 1972 alla rivista Ciao2001 e ha scritto per la rivista Chitarre e per altre testate musicali, occupandosi della recensione di dischi progressive metal e di metal tecnico.
Tra gli inizi degli anni ottanta e la metà degli anni novanta ha ideato e condotto la trasmissione Ottava Nota, in onda su televisioni locali romane, in cui trattava di musica e di dischi del genere metal e progressive. Inoltre Benson interagiva con le telefonate in diretta del pubblico, in modo analogo a quanto accadeva nei suoi concerti.
Nel 1981 partecipa alla realizzazione del film L’inceneritore del regista Pierfrancesco Boscaro assieme a Flavio Bucci e Ida di Benedetto, interpretando il ruolo di un capobanda di malavitosi ed occupandosi della colonna sonora.
Nel 1985 fa parte del cast di Quelli della notte, il popolare programma televisivo diretto da Renzo Arbore, nel ruolo del "metallaro".
Nel 1992 il regista Carlo Verdone lo ha voluto accanto nella pellicola Maledetto il giorno che t'ho incontrato [2], in cui interpreta sé stesso nell'improbabile trasmissione Juke-Box all'idrogeno, dove esegue il "Carillon Infernale" (una delle sue personali tecniche chitarristiche) e disquisisce con lo stesso Verdone su Jimi Hendrix.
Nel 2003 è impegnato nel circuito nazionale come opinionista per la trasmissione della RAI I Solati, un'appendice satirica de L'isola dei famosi, nella quale inveisce contro Adriano Pappalardo (è nota una certa rivalità fra i due [3]).
Dal 2004 conduce, ogni venerdì alle 22 sull'emittente locale romana TeleVita ch65, un nuovo programma, Cocktail Micidiale, rinominato semplicemente Richard Benson nella puntata del 18 novembre 2005, in quanto non è più presente l'altro conduttore e amico Gianni Neri. Quest'ultimo, che rappresenta l'alter ego di Richard, ritorna in trasmissione la settimana prima dei due ultimi concerti romani. La gran parte del materiale che viene proposto durante la trasmissione televisiva è fornito da Angelo Carpenelli, che ha un negozio di dischi rari. Durante la suddetta trasmissione, della quale è apprezzabile l'assoluta sincerità dei commenti sui dischi [4], Benson asserisce di essere una sorta di confidente personale di molti degli artisti che presenta. Dal settembre 2006 prende il posto in regia e post-produzione Gianluca Di Noia, apprezzato dallo stesso Richard.
Il 28 settembre 2006 (con replica l'8 dicembre) è ospite della trasmissione televisiva "La Grande Notte di Rai 2".
Agli inizi del 2007 è più volte ospite su Rai Due alla trasmissione Stile Libero Max, dove giudica alcuni artisti esclusi dall'imminente Festival di Sanremo. Uno di questi artisti di nome Francesco Boccia si presenta più volte davanti a Benson a cantare una sua sdolcinatissima canzone intitolata "Cucciolo".Le reazioni di Benson vanno oltre a quello che possiamo immaginare. Subisce anche lo scherzo di Max Giusti (stesso conduttore de I Solati) che millanta di avere i Dream Theater ospiti in studio. Lo scherzo consiste in un finto forfait in diretta a causa di un problema di aerei, facendo spuntare come sostituto un gruppo "di pari livello", il Giardino dei Semplici. Facile immaginare l'ira di Benson.

L'incidente

Nel 2001 è vittima di un grave incidente che lo costringe ad una difficile riabilitazione. Comincia a girare la voce che si tratti di un tentativo di suicidio: si sarebbe gettato nel Tevere da Ponte Sisto, a Roma, impattando però sulla struttura di cemento anziché sull'acqua. Da qui la spietata battuta immancabile durante i suoi concerti: "Richard, manco il Tevere t'ha voluto!". Sembra che le motivazioni siano dovute a depressione derivante da un'artrosi alle mani che gli ha impedito, col passare del tempo, di suonare come negli anni precedenti. Altri sostengono che abbia tentato di suicidarsi per debiti o per una delusione amorosa. Quest'ultima ipotesi non sembra però molto fondata poiché Benson frequenta Ester Esposito dal 1996. In televisione Benson racconta di essere caduto dalla moto.

Il ritorno

Dopo il lungo periodo di riabilitazione motoria, nel 2003 riprende a dare concerti e la diffusione su Internet di estratti audio e video accresce la sua popolarità (appare un suo profilo nella comunità di Myspace). Suona anche come guest nel disco di Der Bekannte Post Industrielle Trompeter, progetto sperimentale di Flavio Rivabella, che in passato ha collaborato con Mushroom's Patience, per l'etichetta romana Misty Circles. In questo periodo il suo repertorio è costituito quasi sempre dalle medesime, vecchie, canzoni: "Madre Tortura", "Adagio in Re", "Gerarchie infernali", "A whiter shade of pale" e "Another brick in the wall". Il tutto viene completato da alcuni brani deliranti, improvvisati sia nella musica che nei testi, e da siparietti di teatro ai limiti del grottesco, anche con l'ausilio di donne seminude mostrate come oggetti sessuali. Nei primi concerti dopo la ripresa, ancora visibilmente impacciato nei movimenti, abbandona la chitarra per suonare il basso. Tuttavia, si sente che non ha più lo smalto degli anni precedenti e lo spettacolo inizia a vertere sempre più sul dialogo che sulla musica, complice anche un gruppo di supporto decisamente mediocre. Nonostante questo, ad ogni raro concerto i locali sono sempre stracolmi.
Col passare del tempo gli spettacoli si animano, negli intervalli tra i brani e in seguito anche durante i brani, attraverso il botta e risposta con il pubblico, composto soprattutto di pesanti (e reciproci) insulti, dal lancio di rotoli di carta igienica, spazzoloni del water, yogurt, fazzoletti, bicchieri di carta, frutta, corone mortuarie, polli e ortaggi [5]. Nel 2003 nasce infatti la Richard Militia, che, unita ai ragazzi della Piazza Vecchia, già presenti ai live degli anni precedenti, forma un gruppo mosso da uno spirito profondamente goliardico. Sono del 2003 due delle sue ultime apparizioni su un palco con lo spettacolo "Il Natale del male" e "Bootleg infernale" (entrambi facilmente scaricabili tramite i diffusi programmi di file-sharing), a cui ha fatto seguito un periodo di assenza dalle scene live di due anni, a suo dire a causa di qualcuno (lui dichiarerà Le bestie di Satana) che, durante il tour estivo presso la riviera romagnola, gli ha tirato dell'acido muriatico negli occhi. Tale periodo di assenza dai palchi si è concluso il 17 dicembre 2005 con un concerto presso il Coetus Pub di Roma e replicato due giorni dopo, segnando il tutto esaurito in entrambi i giorni di esibizione.
Il 6 gennaio 2006 si esibisce all'Alpheus di Roma [6]. Durante il concerto, sul palco sono lanciati diversi oggetti (pallettoni di carta, bottigliette d'acqua, il solito pollo, un limone, un giubbotto di pelle e scopini del water), tanto da costringere Benson ad interrompere l'esibizione poiché colpito ad un occhio. Il 29 gennaio si esibisce all'Alcatraz di Fiumicino [7], in una gabbia protetta da una rete che però non impedisce il lancio di oggetti come uova, bottiglie di vetro, oltre ad un incessante bombardamento di ortaggi (molti dei lanci vengono effettuati stile basket per saltare la rete). Viene deposta sulla cassa la testa di un porco. Il concerto termina con un Benson amareggiato per il lancio di oggetti pericolosi che ha ricevuto [8], tra i quali anche un mouse per computer. Il 23 febbraio torna all'Alcatraz di Fiumicino, ma non per un concerto: la serata, infatti, si intitola "Richard Benson si racconta" [9]. Trattasi di un lunghissimo (quasi quattro ore) dibattito cui hanno partecipato parecchi fans, accorsi nonostante la pioggia incessante caduta sulla capitale nelle ore precedenti. Questa serata è il racconto di parecchi aneddoti e retroscena della sua avventurosa e ormai leggendaria vita.
Il 3 marzo Benson torna all'Alpheus per "recuperare" il concerto finito anzitempo il 6 gennaio: in questa serata accorrerà meno gente rispetto al concerto tenutosi nello stesso luogo poco meno di due mesi prima. Controlli all'ingresso e relativi sequestri del più disparato materiale (verdure, uova, palle di carta di giornale ecc. ecc.) danno la vana illusione che il concerto si sarebbe svolto regolarmente: per ben due volte, però, Benson è costretto ad abbandonare il palco a causa di lanci (anche violenti) di oggetti e sostanze edibili. Finalmente, dopo la seconda interruzione durata circa quaranta minuti, Benson torna sul palco illuminato a giorno per impedire ai soliti scalmanati lanci di oggetti, per poi suonare pochi pezzi. Il concerto si tramuterà in un ennesimo monologo, palesando ormai le sempre maggiori difficoltà che incontra nell'affrontare un concerto, e, di conseguenza, il suo pubblico. Il 25 giugno 2006 Benson si presenta con due nuovi elementi: il bassista Pinuccio Landro ed il batterista Giovanni Fazzari, i "Richard Benson's Duello Madre". L'alchimia, però, non durerà che un paio di mesi: a causa di divergenze d'opinione, Benson viene prima abbandonato da colui che registra e distribuisce su internet le puntate, e poi dal gruppo. Il duro colpo comunque sembra non aver scalfito il carattere del chitarrista, che, il 27 settembre, annuncia tramite il suo sito ufficiale di essersi trasferito a New York, confessando anche di non voler più suonare in Italia.
In un comunicato del 7 ottobre 2006 diramato, a detta di Benson, da New York, lo stesso Benson afferma di essere stato ingaggiato dalla Sony per accompagnare Amy Lee, la cantante del gruppo rock Evanescence, per un giro di interviste in Europa, anche se poi la notizia si è rivelata una bufala. Tramite il suo sito ufficiale, Benson diede avviso che il 16 dicembre 2006 avrebbe sposato a Las Vegas l'attrice Caroline Monroe, notizia rivelatasi poi priva di fondamento. Da giugno 2007 lo storico sito ufficiale è stato oscurato dall'ormai ex collaboratore (e proprietario del dominio) Angelo Carpenelli per problemi di natura economica e soprattutto personale. Dall'ottobre dello stesso anno anche il sito dei richard warriors, divenuto nel frattempo sito semi-ufficiale del chitarrista, risulta chiuso per non meglio specificati motivi.
Pare che Richard Benson passi gran parte delle sue giornate nel triangolo compreso tra la stazione Termini, via Giolitti ed il bar Santa Croce. Ciò sarebbe confermato dalle persone del posto che lo descrivono come persona calma e riservata nella sua vita privata.
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MessaggioTitolo: Re: Richard Philip Henry John Benson... Richard per gli amici   Richard Philip Henry John Benson... Richard per gli amici Icon_minitimeDom Gen 06, 2008 4:13 pm

Ed ora vediamo l'evoluzione di questo "grande" della musica...



all'inizio non era male... poi è diventato così:



Come si può notare è sempre stato "adorato" dai suoi fans...
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MessaggioTitolo: Re: Richard Philip Henry John Benson... Richard per gli amici   Richard Philip Henry John Benson... Richard per gli amici Icon_minitimeDom Gen 06, 2008 4:16 pm

E per concludere...

Bufale storiche

Il personaggio che Richard Benson ha costruito su sé stesso è spesso stato alimentato da aneddoti e storie inventate dallo stesso Benson al fine di esaltare la propria carriera. Ecco alcune bufale da egli stesso diffuse:

* In molti suoi concerti Benson ha raccontato la "storia di Marlin Manson" (questa è la sua letterale pronuncia). A quanto dice, durante una sua vecchia tournée in Canada e negli Stati Uniti (tournée della quale non esistono prove), Benson aveva notato in mezzo al pubblico, ogni volta, un ragazzino accompagnato dal papà. Il bambino in questione era caratterizzato da un'estrema magrezza e da un viso molto pallido: si sarebbe trattato nientemeno che del noto cantante Marylin Manson. Sembra improbabile che un signore decida di accompagnare il figlioletto a tre concerti di uno sconosciuto chitarrista italo-inglese, per giunta a Vancouver, Montreal e New York (ricordiamo, anche a Benson, che Vancouver e Montreal distano più di 6000 km).
* Nel vecchio sito ufficiale di Benson compariva una sezione chiamata "Rassegna stampa" che avrebbe dovuto riportare tutti gli articoli comparsi sui giornali dedicati al chitarrista. In realtà, la sezione comprendeva solo due articoli, uno tratto da "Il Giorno" e l'altro dal "New York Times". Quest'ultimo celebrava le imprese del Benson descrivendolo come uno degli artisti più influenti sulla scena musicale italiana. Peccato che del fantomatico giornalista non si trovasse traccia su nessuna pagina del web mondiale, neppure sul sito ufficiale del New York Times, che, pure, è dotato di un fornitissimo archivio.
* L'homepage del vecchio sito ufficiale descriveva Benson come uno degli imprenditori più potenti del panorama mondiale, con partecipazioni "nelle più grandi multimondiali". Facile pensare che qui Benson avesse voluto giocare sulla quasi omonimia con Richard Branson, presidente del gruppo Virgin.
* In quasi tutte le esibizioni dal vivo (tutte a Roma), Benson racconta aneddoti tratti da fantomatici concerti a Milano, Rimini, Napoli, di cui non esistono prove né tracce sulla rete o altrove.
* Nel vecchio sito ufficiale appariva la notizia: "Richard Benson e Pamela Anderson insieme nel megashow The Fantastic Oversound". Ancora una volta, nessun segno sulla rete mondiale dell'esistenza di questo show.
* Sempre nel vecchio sito Richard Benson millantava una sua collaborazione con i nuovi Guns N' Roses.
* Nell'attuale sito ufficiale richardwarriors.net, è riportata la notizia (datata 12 Settembre 2007) che "La Filarmonica di New York ha inserito il brano di Richard Tema per l'America nel programma concertistico dedicato ai caduti dell'11 Settembre". Basta controllare sul sito della suddetta orchestra per rendersi conto che non solo non c'è traccia del fantomatico pezzo di Benson, ma addirittura non esiste alcun programma concertistico che abbia a che fare con l'11 Settembre. Tra l'altro, la clamorosa bufala è stata ribadita da Benson in una sua apparizione su TeleVita; in tale occasione, ha addirittura affermato che il presidente statunitense George W. Bush, all'ascolto del suo "Tema" (trasmesso alla Casa Bianca direttamente dall'ambasciatore americano in Italia), si sarebbe commosso.
* Il "bastone infernale", presentato in una puntata della trasmissione su TeleVita come arma di difesa personale costruita da abili artigiani americani su precise indicazioni dello stesso Benson, in realtà pare sia un oggetto di costruzione cinese che viene venduto nei negozietti romani come la tabaccheria d'angolo di Piazza dei Cinquecento (zona Stazione Termini). A testimonianza di ciò, su ebay è stata messa in vendita una copia di tale bastone, a dimostrazione del fatto che quello in possesso di Benson non è l'unico esemplare.
* I fantomatici concerti all'estero, secondo il pubblico presente, in realtà si sarebbero tenuti a Ladispoli.
* In un suo show live, Benson parlò di un tour che fece negli anni '80 con Grace Jones: anche qui non esistono testimonianze in proposito.
* Nonostante Benson si spacci come il vero profeta del "metal", e, specialmente, del progressive metal, è curioso notare come la sua scarna produzione artistica non abbia nulla di metallico, eccezion fatta (forse) per i due singoli "Renegade" ed "Animal zoo", introvabili e quindi ingiudicabili. L'album "Buon Vecchio Charlie" è caratterizzato da un progressive rock classico, mentre "Madre Tortura" contiene uno "scolorito" pezzo blues, una ballad rock strumentale piuttosto ripetitiva con richiami di Satriani, un recitato e la title-track che altro non è se non uno sconclusionato goth-rock. Sono invece di buona fattura le basi, specialmente quella di "Madre Tortura" caratterizzata da un sottofondo di tastiere cupo e malinconico, e quella del pezzo blues che ben si adatta ad improvvisazioni blues e jazz.
* Musicalmente parlando , Richard dichiara di aver inventato la tecnica di plettraggio alternato del "Pick Fall" , tradotta in "caduta del plettro". Questa tecnica però non viene mai spiegata in maniera chiara da Benson.
* Molti continuano a sostenere che il suo vero nome sia "Riccardo Benzoni", mito sfatato dall'apparizione della scannerizzazione del suo passaporto britannico nel quale è chiaramente scritto il suo vero nome: "Richard Philip Henry John Benson".
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MessaggioTitolo: Re: Richard Philip Henry John Benson... Richard per gli amici   Richard Philip Henry John Benson... Richard per gli amici Icon_minitimeDom Gen 06, 2008 4:21 pm

Infine vi invito a vedere su youtube le sue esibizioni dal vivo... sono esilaranti
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